Avere o Essere …Oppure Fare?

Il “fare” è la sintesi tra “essere” e “avere”, l’azione che trasforma la consapevolezza in realtà attraverso strumenti, competenze e creatività.

Nel suo celebre saggio  “Avere o Essere?”, Erich Fromm esplora due modalità fondamentali di esistenza: il possesso “avere” e l’essere “essere”. Secondo il filosofo e psicoanalista tedesco, la società moderna è dominata dalla modalità dell’”avere”, in cui il valore individuale è misurato in base al possesso di beni, status e riconoscimenti esterni. L’”essere”, invece, rappresenta una condizione più autentica e profonda, legata alla crescita interiore, alla consapevolezza e alla capacità di vivere pienamente il momento presente.

Fromm sostiene che la felicità non risieda nell’accumulazione, ma nella qualità dell’esperienza vissuta. Il problema, però, è che nella sua dicotomia manca un elemento fondamentale: il “fare”. Se l’”avere” ci lega al mondo materiale e l’”essere” ci ancora alla nostra dimensione interiore, il “fare” è il ponte tra questi due stati, il luogo in cui l’essere si manifesta e l’avere trova un senso.

Avere e Essere: Due Opposti da Equilibrare

L’”avere” non è di per sé negativo. Senza una base materiale minima (una casa, il cibo, la sicurezza economica), l’individuo è costretto a vivere in uno stato di precarietà che impedisce la piena espressione dell’”essere”. Tuttavia, se l’accumulo diventa il fine ultimo, si rischia di perdere il contatto con la propria essenza, soffocati dall’ansia di possedere sempre di più.

L’”essere”, d’altra parte, è una condizione di consapevolezza e autenticità, ma se rimane un concetto astratto e scollegato dall’azione, rischia di trasformarsi in un rifugio passivo, privo di impatto nel mondo reale.

Ma è possibile una sintesi efficace che garantisca l’equilibrio tra questi due valori?

La risposta che ho trovato nella mia esperienza si trova nel fare. È attraverso l’azione che diamo forma alla nostra identità, trasformando ciò che siamo in qualcosa di tangibile e ciò che possediamo in strumenti per realizzare il nostro potenziale. Ma che tipo di fare ci porta davvero benessere e realizzazione? Non sicuramente un’azione frenetica o fine a sé stessa, ma più che altro quel fare consapevole, intenzionale, che nasce dall’allineamento tra ciò che siamo e ciò che vogliamo creare nel mondo.

Il fare è la manifestazione dell’essere nel mondo, è creatività, creare qualcosa—un’opera d’arte, un progetto, una relazione significativa—è il modo in cui diamo forma alla nostra identità, è centratura, agire con intenzione e presenza significa non essere né schiavi del possesso né prigionieri dell’astrazione, è l’azione che nasce dall’allineamento tra ciò che si è e ciò che si desidera realizzare, è espansione e crescita, attraverso il fare si evolve, l’esperienza dell’azione trasforma, offre nuove prospettive e costruisce un senso di realizzazione, mentre l’essere è più vicino alla sfera dell’invisibile, alla consapevolezza e all’interiorità, l’avere ha più a che fare con la materialità, con il possesso di strumenti, risorse e competenze che possono essere usati per realizzare qualcosa, avere non significa solo possedere oggetti ma anche acquisire conoscenze, sviluppare abilità e costruire le basi per rendere il fare più efficace e concreto.

Dalla Passività all’Azioni Consapevole

In una società che spesso premia l’accumulo “avere” e, in reazione, esalta la pura consapevolezza “essere”, la vera chiave del benessere è la capacità di “fare”, creando qualcosa che abbia valore per sé e per gli altri. Quando il “fare” nasce dall’”essere”, diventa un’espressione autentica di sé e genera crescita. Quando si collega anche all’”avere”, permette di costruire una stabilità materiale che supporta il percorso personale.

Rimanere intrappolati nel dilemma tra avere ed essere è sterile se non si traduce in azione. La vera trasformazione avviene quando scegliamo di fare in modo consapevole, unendo la nostra interiorità ai mezzi che abbiamo a disposizione.

Un suggerimento pratico? Chiediti ogni giorno: “Qual è una cosa che posso fare oggi per avvicinarmi alla versione migliore di me stesso?” Può essere un piccolo gesto creativo, una decisione consapevole su come usare le tue risorse, o un’azione che ti allinei maggiormente ai tuoi valori.

Non serve un grande cambiamento immediato, basta iniziare. Fare è il modo in cui diamo senso all’essere e valore all’avere.